martedì, 3 Ottobre 2023

FISCO E PREVIDENZA: CHIARIMENTI PER IL CITTADINO (a cura di Giovanni Bucchieri)

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Con il Governo Renzi è in atto una vera rivoluzione. E’ questa la parola più ricorrente nei vari interventi del Premier Renzi di queste ore. Con il decreto legge approvato dal Governo il 18 aprile molte sono le novità preannunciate, in particolare: – via libera al bonus Irpef da 80 euro per una platea di dieci milioni d’italiani. Purtroppo sfuma, almeno momentaneamente, l’estensione agli incapienti e alle partite Iva; – nuovo sblocco di otto miliardi di euro per i pagamenti della Pubblica amministrazione; – arriva il taglio del 10% delle aliquote Irap; – revisione delle aliquote sulle rendite finanziarie, dove si passa in linea di massima dal 20 al 26%;  – tetto unico a 240mila euro per gli stipendi pubblici dei dirigenti e niente limiti su misura per le diverse fasce di dirigenti;  – per la banche sale al 26% l’aliquota sulla rivalutazione delle quote di Banca d’Italia. Speriamo che questo sia il primo passo di una drastica riduzione della spesa pubblica e di una ripresa dell’economia. La stessa Bankitalia, in una nota recente, afferma che per gli occupati è prevista una “ripresina” solo a fine anno.

Ecco alcune novità di natura fiscale e previdenziale:

– la nuova aliquota d’interesse applicabile in caso di ritardato pagamento alle somme iscritte a ruolo, dopo sessanta giorni dalla data della notifica, si riduce dal 5,22% al 5,14%. Tutto questo a partire dal primo maggio 2014.

– il Ministero  del Lavoro ha esteso la platea degli esodati che potranno godere della salvaguardia  prevista dalla Legge di Stabilità  2014 con il decreto del 14 febbraio u.s. che definisce  il numero massimo e la  ripartizione dei soggetti interessati al versamento volontario dei contributi (Gazzetta Ufficiale  n. 89 del 16 aprile 2014). I lavoratori hanno quindi 60 giorni dalla data di pubblicazione per presentare all’Inps istanza di accesso ai benefici.

– dal 19 aprile sul sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile verificare la correttezza del proprio codice fiscale. Basta digitare le 16 cifre e lettere che lo compongono nella pagina web dedicata al servizio.

 

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