Iniziamo con una notizia che non farà piacere ai contribuenti italiani, sempre più rassicurati dal Governo Renzi. Da una recentissima indagine dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre viene fuori che le tasse nazionali in Italia sono tre volte superiori a quelle locali, 379,7 miliardi di euro contro i 106,1 miliardi (dati anno 2014). Anche le Regioni e i Comuni hanno poco di cui vantarsi: l’aumento dei tributi locali imposti ai cittadini dall’anno 2000 al 2013 è stato ben maggiore dei tagli subiti nei trasferimenti statali. Dal 2000 ad oggi infatti i trasferimenti statali a beneficio di Regioni ed Enti locali sono passati dai 53 miliardi di euro a 35 miliardi, mentre le entrate tributarie a livello locale sono cresciute di 32,6 miliardi. Ancora in tema di tassazione, interessante una denuncia di Giorgio Spaziani Testa, presidente della Confedilizia, il quale afferma che i dati sulla tassazione degli immobili in Italia sono ancora più gravi di quelli indicati bel rapporto dell’Agenzia delle Entrate. Nel 2014, infatti, la somma di Imu e Tasi ha prodotto circa 25 miliardi di euro di gettito: un miliardo in più rispetto all’Imu del 2012 e 16 miliardi in più rispetto all’Ici del 2011. Quanto al confronto internazionale, basti dire che l’Italia ha una tassazione più che doppia sia rispetto alla media dei paesi europei sia rispetto alla media dei paesi Ocse. Ed ecco che il contribuente italiano non può che soccombere, subire e tacere all’evidenza dei fatti. Continuiamo a parlare di tasse. Gli interessi applicati da Equitalia sono eccessivi. Di conseguenza le cartelle sono troppo onerose. Per questo può anche scattare il reato di usura, Lo prevede la sentenza della Ctp di Salerno che ha accolto le istanze presentate dal contribuente. Nello specifico gli interessi moratori richiesti da Equitalia in seguito al mancato pagamento delle somme indicate nelle cartelle o nelle intimidazioni sono eccessivamente onerosi e possono far scattare il reato di usura. Infatti la Commissione tributaria provinciale di Salerno, sezione VIII, con la sentenza 3353 del 6 luglio scorso ha accolto l’istanza del contribuente che in una nota depositata in giudizio, con relativi calcoli, aveva denunciato il reato di usura e ha trasmesso gli atti alla procura della Repubblica di Salerno, sezione reati finanziari, affinché adotti i provvedimenti di competenza. Un consiglio da mettere in atto da parte di tutti i contribuenti quando ricevono delle cartelle esattoriali troppo esose maggiorate da interessi “lunari”.
