Fino a non troppi anni fa chi arrivava a Modica per la prima volta non poteva fare a meno d’incontrare lungo le strade a scorrimento veloce cadaveri di cani e gatti lasciati lì a marcire mentre le automobili, passandoci sopra con indifferenza, ne facevano poltiglia: era il sistema modicano per far pulizia sulle strade. Non era un bello spettacolo!
Gli animali in genere erano considerati alla stregua di oggetti e come tali trattati. Si trattavano bene solo i cani da caccia, ma unicamente per la loro funzionalità e utilità per uccidere altri animali. I bambini istintivamente amano gli animali, perché da loro si sentono capiti molto più che dagli adulti, e questo è normale poiché i bambini sono ancora privi di quegli orpelli idioti che noi adulti ci costruiamo attorno crescendo, cosa che gli animali non fanno (magari perché sono loro più intelligenti di noi?). Anche i bambini però venivano svezzati ben presto da questa loro “debolezza”. C’era ovviamente chi si staccava da questa mentalità e veniva puntualmente deriso. Ma sono stati proprio i bambini, allevati da quella tata a volte benefica e a volte no che si chiama televisione, a salvare quell’istinto infantile e che tanto infantile invero non era. Perché grazie a tata tv hanno imparato tante cose, hanno conosciuto il mondo degli animali che ai loro genitori era oscuro e hanno cominciato a capire che il rispetto non era dovuto solo a quel “bipede implume” che è l’uomo. Poi arrivò internet, quella finestra sul mondo che ci costringe a uscire da una comunità chiusa per vedere cosa succede intorno a noi e, un po’ per non sentirsi diversi (perché la diversità fa sempre tanta paura) e un po’, speriamo, perché si riesce a imparare dagli altri e imparando si cresce, i modicani hanno scoperto che gli animali (almeno i cani e i gatti) soffrono come noi e meritano rispetto e cure.
Eppure fino all’anno scorso i cadaveri di cani e gatti lungo le strade a scorrimento veloce hanno continuato a vedersi, ci è parso dunque qualcosa di straordinario (di meraviglioso!) quanto è accaduto solo pochi giorni fa sulla strada Modica-Pozzallo: un cane è stato investito dal solito pirata della strada che ha continuato indifferente il suo percorso, ma altri automobilisti hanno segnalato il fatto alla polizia, che è intervenuta transennando la zona per proteggerlo in attesa del veterinario. Sappiamo benissimo che il commento di alcuni sarà sarcastico e richiamerà alla memoria le orde di cani inselvatichiti pericolose per le persone e dirà che la polizia dovrebbe pensare a sterminarle per proteggere da loro i cittadini. Lasciateli parlare e compatiteli. Noi ci chiediamo soltanto se queste orde si sarebbero mai formate se in passato avessimo usato quel rispetto per gli esseri viventi che oggi sembra stiamo imparando. Chissà quando diventeremo consapevoli che in questo modo sapremo rispettare anche gli esseri umani con i quali dobbiamo rapportarci, dimenticandoci le invidie, le gelosie, le cattiverie grandi e piccole che ci facciamo l’un l’altro e che ci rendono sempre più poveri, poveri dentro.