1

versi di versi per versi e detti male detti (di Sascia Coron)

Dopo la sconfitta di Renzi

speravamo in meditati silenzi.

Invece, sono aumentate le bordate

di arcane e incontrollabili cazzate.

 

Dove andremo a parare

se stiamo ancora a riparare

un orifizio slargato

e del tutto lacerato?

Con la rete bucata

la pesca è rovinata.

 

Passa il tempo perché s’aspetta

che la Consulta del cul faccia trombetta.

 

Il Quirinale è una ex reggia

dove aleggia la scoreggia.

 

L’Italia si è rimessa in moto.

In monopattino.

 

Una crisi di Governo

cominciata in pieno inverno

non congela le cazzate

prima fatte e poi lasciate.

 

Le missioni in politica, prima o poi, finiscono con le dimissioni.

I politicanti e i politiballi continuano.

 

Il Governo ha teste d’uova

che il suo popolo si cova,

ma ne nascono pulcini

per lo più molto cretini.

 

A Roma si muore per amore,

per furto o per rancore.

A Roma si muore di bellezza

o di effluvi di sacchi di monnezza.

A Roma si vive di ricordi

girando sperduti nei raccordi.