CRONACHE DI NATALE

9 dicembre 2017, Sondrio:
Terrore in Piazza Garibaldi, pochi minuti prima delle 14.30, un uomo di 27 anni è entrato a grande velocità con l’auto nella piazza pedonale, investendo diverse persone che visitavano i mercatini di Natale. Ubriaco e forse anche drogato, ha detto: “Ne dovevo ammazzare di più.”. Mi chiedo chi lo ha fatto ubriacare, drogare, chi lo ha istigato a tanto odio.
10 dicembre 2017:
Ricorrenza della Dichiarazione universale dei Diritti Umani (Approvata dall’assemblea delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948). Dignità umana per tutti, fondamento della libertà, della pace e della giustizia nel mondo. Se ne è parlato troppo poco, sia in televisione che nel web, perché?
11 dicembre 2017:
Dell’ennesima tragedia sulla strada rimane l’ultimo saluto, nel pomeriggio, al giovane Antonio di Ispica, che sabato ha perso la vita a seguito di un incidente stradale mentre viaggiava a bordo del suo scooter, in pieno centro della città. Non voglio immaginare il dolore della sua famiglia e della sua mamma che, se sopravvivrà, sarà solo per l’altro suo piccolo, mentre col suo cuore e con la mente impazzita ogni attimo starà col suo Antonio.
13 – 14 dicembre 2017:
Nel pomeriggio del giorno di Santa Lucia, e anche qualche giorno prima, piccole scosse di terremoto si sono susseguite fino alla forte scossa di terremoto registrata alle 2,13 nella notte tra il 13 e il 14 dicembre, in Sicilia Orientale. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il sisma è stato di magnitudo 3.9 e ha avuto ipocentro a 10 km di profondità ed epicentro in mare, 63 km a sud di Modica. La scossa è stata avvertita da molti abitanti.
14 dicembre 2017:
E’ stata approvata dal Senato la legge sul testamento biologico dopo mesi di ostruzionismo e decine di migliaia di emendamenti. Tale legge introdurrà, entro alcuni limiti, il diritto all’interruzione delle terapie, che finora doveva passare dai tribunali. Dietro questo avvenimento, ho l’impressione che ci abbiano nascosto tante altre notizie, sulle banche, sulla corruzione, sugli attuali ministri, segretari e presidenti, sui vitalizi che questi si sono tenuti, rimanendo fortemente col culo seduti sopra le loro poltrone e i loro privilegi.
Sempre il 14 dicembre vince, a Milano, l’undicesima edizione di X Factor il giovane ragusano Lorenzo Licitra.
17 dicembre 2017:
Una scuola di Milano, esattamente l’Istituto Calvino che comprende scuole medie, elementari e materne, cancella la parola Natale dall’invito “Festa delle Buone Feste” chiamandola “la Grande Festa delle Buone Feste”.
Sempre a Milano, proibiscono i mercatini di Natale ma consentono una mega “porta araba” in Stazione Centrale per poter scoprire così usi e costumi della Tunisia.
Intanto il 13 dicembre, a Marina di Modica, è nato un piccolissimo Presepe sugli scogli che guarda il mare. Alcuni dei camperisti del luogo, abbandonati a se stessi dal comune modicano, in questi giorni di freddo e senza luci natalizie, sono stati contenti di partecipare alla realizzazione del bellissimo simbolo, dedicato in primis al mare e ai suoi abitanti vivi che lo ammirano e ai suoi abitanti morti che vi piangono da soli, dentro.
Non sono razzista, ma mi chiedo, quale altro paese del mondo cancella le sue tradizioni per inserire quelle degli “ospiti”? Sicuramente nessuno costruirà un nostro albero di Natale o presepe in un paese con una religione diversa dalla nostra. Mi chiedo anche chi è che vuole cancellare i nostri ricordi, la nostra cultura, le nostre credenze. Se vogliamo accogliere i popoli, perché questi popoli devono dettare le loro leggi è uccidere le nostre?
Nell’attesa della ricorrenza del nostro Natale, continuo.
Clochard quarantenne, senza fissa dimora, affitta un garage per ripararsi dal freddo e dalla neve ma quando gli inquilini lo hanno scoperto, hanno chiamato i carabinieri per allontanarlo. Quanti come lui sono al freddo e vivono o muoiono nell’indifferenza assoluta!
Un altro sindaco di un’altra città italiana vieta ai volontari di dare da mangiare e bere ai mendicanti, per non offuscare la bellezza delle chiese.
Intanto un altro giovane modicano di 31 anni muore dopo breve ma violenta malattia, lasciando i suoi cari nel dolore più profondo.
All’Hospice di Modica, i volontari, insieme all’equipe medica, organizzano e celebrano il Natale insieme agli ospiti del reparto con canti natalizi e piccoli rinfreschi, il 16 con un coro MONTI IBLEI, formato da bravissimi e bellissimi bambini, e il 18 dicembre col coro dell’UNITRE, allietando e donando sorrisi e speranza, fino all’ultimo respiro.
A Napoli grande festa con 10 forni e pizze gratis in pazza del Gesù per festeggiare il riconoscimento Unesco.
A Ragusa si lamentano per le luminarie, troppo poche e spoglie, danno la colpa alle stelle.
La nostra Modica ha puntato tutto sulla cultura: eventi, manifestazioni, mostre, presepi, spettacoli teatrali e musicali, ma anche negozi aperti nei giorni festivi e menti chiuse nei giorni feriali.
Mentre in Francia vietano l’uso dei cellulari a scuola anche durante la pausa, in Italia si stanno prodigando per fa sì che i nostri giovani li usino ogni momento, durante le lezioni e negli intermezzi tra una lezione e un’altra, forse per accelerare ancora di più la dipendenza tecnologica che porta alla perdita del tempo e delle relazioni umane, rendendo i nostri figli, già dalla nascita, macchine senza cuore, senza mente e sempre più disattenti e distratti da non voler mai mettersi alla ricerca della verità.
Non sono mancati gli attentati e gli incidenti causati dalla cattiveria e dalla superficialità dell’uomo. In ogni parte del mondo e in ogni momento, sono morti e muoiono bambini, donne, uomini, animali, terre, mari, monti, cattedrali, alberi, case, ospedali, famiglie intere.
Ci rimane l’ipocrisia, quella la sappiamo utilizzare bene, guardando, accettando, disprezzando tutti coloro e tutte le cose che ci offrono come panettoni di Natale su un piatto d’argento, giudicando anche i morti che non vengono più chiamati per nome ma catalogati, etichettati per specie e razza.
Noi festeggeremo il Natale guardando il mondo come se non fosse nostro, dimenticando che ne facciamo parte e non riusciamo più a relazionarci l’uno con l’altro. Accadrà tanto altro di brutto e lo ricorderemo per un momento, il bello neppure lo ascolteremo invece.
Piano piano, senza neppure accorgercene, stiamo perdendo la dignità umana che ci rendeva unici per noi stessi e indispensabili per tutti. Compreremo i panettoni, andremo a spendere gli ultimi spiccioli senza neppure pensare alle tasse che ci stanno sotterrando ma cercando di fare bella figura, soprattutto con gli amici (i parenti sono un’altra cosa), se incontreremo un mendicante, magari gli diremo “ma va a lavorare” e lo disprezzeremo come se di lavoro noi fossimo sazi. Un attimo prima rideremo, l’altro dopo piangeremo, dimenticheremo subito tutto, perché quel tutto accade troppo in fretta.
La colpa non è nostra, ma di qualcuno o forse di tanti che si credono Dio e dettano leggi, parole e falsità, insegnandoci a tenere la testa vergognosamente bassa, umiliati, ignoranti, poveri e senza vita.
Forse siamo ancora in tempo per riacquistare il vero senso del Natale ma dobbiamo fare presto, non cullandoci, bensì ribellandoci a chi vuole negarci tutti i diritti che i nostri avi hanno conquistato e ci hanno insegnato a rispettare, legandoci soprattutto alla nostra cultura, la più bella e integrante che sia mai esistita, perché parte della nostra origine della vita di sempre.
2017 anni fa nacque Gesù Bambino, penso che la metafora sia grande ma non l’abbiamo mai capita. Natale come Gesù Bambino, come il Presepe e le sue statuine, siamo tutti noi, in ogni giorno della nostra vita, nelle cose che affrontiamo, viviamo, superiamo, annientiamo o costruiamo.
Auguri dunque a noi e alla ricerca della nostra identità perduta.
Sofia Ruta