venerdì, 24 Marzo 2023

È FORSE QUESTA LA PASQUA?

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Noi uomini, tutti, diamo la colpa ognuno al nostro Dio per tutto ciò che succede nel mondo, intanto vogliamo a tutti i costi essere un dio.

Nulla da dire, se non che il mondo e ogni nazione o paese in cui viviamo, potrebbe essere il posto migliore per viverci in pace solamente se mettessimo in atto un po’ di buona volontà mischiata al valore più grande che esiste ma che abbiamo dimenticato: l’Amore.

E di amore oggi desidero parlare, l’amore che un qualsiasi insegnante dovrebbe professare, a scuola, a casa, in ogni luogo e posto di lavoro. Purtroppo però, sempre più spesso la professione non è fede e neppure rispetto o fiducia riguardo ai nostri simili che, poi, sono i nostri fratelli.

Abbiamo dimenticato in fretta, anzi, ci hanno imposto di dimenticare la bellezza della serenità, della preghiera rivolta a un Dio o a una Madonna, o anche a un padre defunto o a un Santo, ma anche a un fratello, a un amico, a una mamma. Abbiamo dimenticato la pietà, quella come sentimento di dispiacere, l’importante è diventato piangere un momento per gli altri e poi tornare a noi felici di non essere quegli altri. Ma noi lo siamo!

Tante piccole cose che potrebbero renderci grandi, ci rendono invece insensibili alla sofferenza di chi non sa chiedere aiuto.

Un sindaco di una città che dovrebbe esserne il padre, spesso è solo un figlio avido e viziato.

Un medico in ospedale che dovrebbe curare un malato, spesso è solo un giudice di presunzione.

E un giudice in un’aula. che dovrebbe fare rispettare la legge uguale per tutti, molte volte la divide gli uomini in base al suo umore o al suo essere razzista.

E un razzista spesso non lo è ma lo facciamo diventare semplicemente con l’istigazione.

Non mi piace questo mondo dove tutti ci permettiamo di uccidere, se non con le armi, con comportamenti crudeli o con parole omicide.

Non mi piace questo mondo che rende avaro il ricco e valoroso il morto.

Non mi piace questo mondo che si permette di giudicare il Dio uomo della nostra cultura e morto sulla croce per noi con umiliazione e dolore per esserci d’esempio in umanità, e questo mondo invece non riesce a giudicare se stesso.

Non mi piace questo mondo ma ci vivo e prego Dio, perché io ci credo che noi tutti uomini del mondo ci uniamo in preghiera chiedendo perdono, se non a Dio, a noi stessi almeno, per come abbiamo ridotto la nostra e la vita altrui, povera e senza speranza, persa strada facendo dopo le guerre di pace dei nostri avi che volevano semplicemente migliorare il Mondo rendendolo più Umano e uguale per tutti.

E’ forse questa la Pasqua?

Sofia Ruta

 

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