Tra miti omerici e divinità goliardiche, gli eroi “bevevano” vino, attraverso i simposi un tempo si costruivano le relazioni, si accoglievano ospiti e si discuteva di filosofia e di vita. Un tempo in cui ancora l’uomo non aveva perso il grande valore del dialogo, delle relazioni amicali, dell’accoglienza, dell’incontro…
Un appuntamento davvero molto interessante quello che si è tenuto all’auditorium P. Floridia a Modica lo scorso 9 settembre con la professoressa Laura Pepe, autrice del libro “Gli eroi bevono vino: il mondo antico in un bicchiere”, incontro sostenuto dall’amministrazione comunale, promosso dall’associazione culturale “Amici del Campailla” in collaborazione con la libreria “Casa del libro”di Modica.
“Nelle coppe in cui i Greci e i Romani versavano il loro vino era racchiuso un numero incredibile di miti, riti, regole di galateo, di codici di comportamento, di imperativi etici e filosofici e molto altro ancora…” Estremamente avvincente è stata per noi presenti all’incontro l’interpretazione della prof.ssa Fatima Palazzolo, che ha saputo proiettarci davvero in un’atmosfera di grande elogio della bevanda, nettare così prezioso e pregiato che abbiamo anche potuto gustare grazie ai vini offerti per l’occasione dalla cantina Ramaddini.
Tutti abbiamo potuto apprezzare l’interessante presentazione degli studi fatti dalla dottoressa Pepe prima di scrivere il libro, ricerche che le hanno dato la possibilità di scoprire quanti riti e norme regolamentavano i momenti dedicati al vino, simposi democratici e più equi per i Greci che in seguito i Romani hanno copiato e trasformato in “convivi”, cerimonie goliardiche in cui invece si evidenziavano le differenze sociali tra i commensali, aspetto che nel corso dei secoli segnò una certa pratica discriminatoria anche durante i riti conviviali.
Il messaggio più forte che l’autrice vuole lanciare ai suoi lettori è proprio la grande valenza che questa bevanda ha avuto e che può ritornare ad avere ancora oggi, perciò lei spiegava che bisogna ritornare ad apprezzare questo splendido nettare e condividerlo con gli altri, consapevoli che il vino è sempre stato in verità uno strumento con cui poter misurare prima di ogni cosa se stessi e la propria capacità di auto controllo!
Graziana Iurato