domenica, 24 Settembre 2023

L’ESPERIENZA DELL’INTRECCIO

image_pdfimage_print

”La galleria “Fermata d’Arte”, inaugurata nel 2018 presso l’U.O.C. Psichiatria di Modica, si ispira al pensiero di Franco Basaglia, promotore della legge di Riforma Psichiatrica del 1978. Uno spazio, quello della galleria, aperto ai visitatori, agli artisti e alle loro opere, ad iniziative culturali che trasformano i luoghi destinati alla cura in spazi identitari, relazionali, simbolici.
Attualmente, è in corso un progetto artistico che ha messo insieme mondi diversi per età, formazione, modelli culturali di riferimento, stili e modalità espressive.
Artisti, insegnanti e vari professionisti legati al mondo dell’arte si sono confrontati e continuano a mettersi in gioco col proprio lavoro, in modo partecipato e sociale. Dall’inizio fino alla mostra finale in galleria prevista nell’imminente autunno, con numerosi momenti di condivisione, attraverso gli incontri che si stanno articolando in sedi e atelier diversi.

Tutti i partecipanti hanno la possibilità di sperimentare un pensiero e un agire nuovo del proprio modo di creare. Tra loro, anche quattro studenti del Liceo Artistico di Modica.
L’obiettivo del progetto è quello di approfondire la relazione esistente tra processo e prodotto, la tensione tra apporti individuali e collettivi, la condivisione della propria conoscenza pratica, ma soprattutto umana e di esperienza.
“Arte pubblica: sociale, trasversale, capace di mettere in connessione e stabilire comunicazione tra artisti più isolati e altri che privilegiano il lavoro di gruppo; cercare una relazione tra tradizione e ricerca innovativa” così ci spiega la dottoressa Elisabetta Rizza dell’U.O.C Psichiatria di Modica, referente del progetto.

Diversi i momenti d’incontro dei membri del gruppo che sono stati svolti presso gli spazi dell’U.O.C. con la collaborazione anche degli Artisti Associati Matt’Officina, associazione nata dal lavoro di un gruppo di persone devote ai diversi linguaggi dell’arte, per un rinnovo della coscienza estetica, individuale e collettiva. Ne cito alcuni:

il rito del tè, importante simbolo di ospitalità in Albania insieme ai tappeti e tessuti essenziali per vestire la casa; l’evento si è svolto presso il Palazzo della Cultura a Modica, nello spazio di accoglienza dell’artista Jonida Xherri (1985 Durres, Albania);

un laboratorio offerto dalla Matt’Officina seguito da dei ragazzi provenienti da varie parti del centro-nord Italia, che praticano l’arte-terapia.

Il maestro Salvatore Fratantonio, nostro pittore contemporaneo, il quale conduce laboratori di pittura in varie scuole elementari e segue gruppi di pittura all’interno della Unità Operativa di Psichiatria con la realizzazione di mostre finali, cura dal 2018 l’allestimento della galleria permanente “Fermata d’Arte”, partecipando a questo progetto con il suo contributo tecnico-artistico. E proprio all’Hotel San Giorgio di Modica, dove dal mese di giugno è in atto la sua mostra grafica nel tempo “Pitture in permanenza” si è tenuta la revisione del lavoro svolto dal Laboratorio Arte Sociale, alla ricerca di sinergie e di FILI CONDUTTORI. Durante una riunione, è stato mostrato al gruppo il risultato dell’esperimento di arte-terapia, realizzato (in parte ad occhi chiusi, in parte ad occhi aperti), dallo stesso Laboratorio ed in precedenza riassemblato dagli artisti della Matt’Officina.

Nell’attesa che a fine novembre potremo ammirare tutti la mostra finale insieme ai lavori svolti grazie a questo grande progetto, possiamo usufruire della pagina Facebook “Laboratorio ARTE sociale” nata apposta per farci conoscere, grazie alle foto condivise tutti gli artisti, insieme alla loro biografia e che, col loro contributo personale, rendono il nostro territorio artisticamente e umanamente fertile.

“Attraverso questa pagina si vuole attivare uno scambio tra interno ed esterno con immagini e scritti che documentano il percorso del gruppo ma anche la conoscenza più approfondita degli artisti e delle loro opere.
Aperta ai suggerimenti, opinioni, approfondimenti e confronti.” (Dottoressa Elisabetta Rizza)

Qualcosa di bello a Modica sta crescendo e dobbiamo dire grazie ai promotori del progetto, agli artisti, agli utenti e ai volontari che in qualsiasi settore sociale ci mostrano e ci insegnano semplicemente l’arte di saper amare: non è difficile, basterebbe metterci tutti in gioco, l’uno per l’altro e, senza alcuna competizione, fare!

Sofia Ruta  

Condividi