L’estate sta finendo e chissà come ne uscirà fuori il popolo italiano e cosa ha imparato dal caldo torrido che come il Covid pare abbia inquinato ancora di più le menti.
Apparentemente tutti padroni della propria vita ma effettivamente più servi che padroni per la vita altrui.
Un popolo che si illude di comandare, di decidere con la propria mente ogni passo, ogni attimo, ogni singolo gesto o parola che fa e dice.
Un popolo illuso che si nasconde all’ombra se c’è il sole o sotto l’ombrello se piove.
Un popolo che non sa bruciare le sue energie per vivere meglio, un popolo che non sa ballare sotto la tempesta.
Un popolo che a testa bassa subisce e per questo diventa prepotente e cattivo nei riguardi di tutti.
Un popolo che vuole andare in ferie ma pretende che tutti gli altri lavorino per lui.
Già, un popolo che va in ferie anche solo per pochi giorni, fra questi la domenica e il ferragosto e pretende che tutti lavorino per lui. Fra quei tutti, negozi e supermercati, perché il popolo vacanziero deve acquistare e mangiare, a qualsiasi ora del giorno, in qualsiasi momento che lui decide ma, e qui il MA deve essere scritto grande, nei negozi, supermercati, in ogni struttura pubblica e sociale, ci lavora l’altra metà del popolo, quella che per vivere non può rinunciare al lavoro ma, scontenta, deve rinunciare alla famiglia che se ne sta o vuole andare in vacanza.
Un popolo scontento e in avaria insomma, sia che esso lavori, sia che stia in vacanza, e qui subentra l’intolleranza.
L’intolleranza che è entrata in ogni testa, tutti vogliono tutto e in fretta, corrono senza prevedere una caduta, un incidente, anzi, accelerano con incoscienza, urlano a chi è lento, si prendono diritti che non spettano, rinunciano al dovere e al rispetto.
Un popolo maleducato che nasce dalla perdita dell’educazione, dalla fine dei valori più importanti, fra questi la famiglia, anche quella di tutti i generi umani.
Così nascono le incomprensioni, così si perdono gli amici, i parenti, le mogli, i mariti, i figli. Diventando padroni e servi l’uno dell’altro.
Arriverà l’autunno e non sarà migliore e questo popolo si sta scavando la fossa con le sue stesse mani. Se non ne uscirà fuori, la colpa sarà solo sua, perché, dal caldo torrido dell’estate e dal freddo Covid dell’inverno, non ha imparato ad essere gentile e a stimare neppure se stesso.
Sofia Ruta