mercoledì, 29 Marzo 2023

versi di versi per versi e detti male detti (di Sascia Coron)

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Per un lugubre scherzo

Carlo fa il re per terzo.

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La guerra in Ucraina

dalla sera alla mattina

rende noiosa

ogni più orrenda cosa.

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Giro giro tondo

gira tutto il mondo

gira la Terra

e gira anche la guerra.

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Il mondo che brucia e fuma

già di morte profuma.

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Libertà va cercando ch’è sì cara

a chi già sta giacendo nella bara.

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Vedere e non voler vedere

è lo specifico del potere.

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La democrazia festeggia

del politico ogni scoreggia.

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L’Italia s’è desta

stavolta senza testa.

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Da sempre alle elezioni

tornan le stesse opzioni:

frutto di cocaina

è il ponte di Messina.

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Dalle stelle alle stalle

girano le palle.

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Voteremo alle elezioni

fottutissimi coglioni.

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Rosso di sera,

e poi camicia nera.

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Restò senza parole

il Grillo incantatore

che ormai sarà presente

con la voce di Conte solamente.

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Si è capito che se ne frega Calenda

se quel che ora vuole

va alla greca calenda.

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PCI, PSI, PRI sono spariti

e la DC trionfa sui detriti.

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Se d’ogni erba si fa un fascio,

va il mondo a catafascio.

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Visto com’è l’andazzo

di questo mondo pazzo,

o mi faccio sempre il mazzo

oppur non faccio un cazzo.

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