In tutti i dizionari di moltissime lingue la prima lettera che si incontra è la “A”, una vocale che la sa lunga, che dà inizio a parole Allegre, Antiche, Allineate, Accese di sentimenti, Arrabbiate, Appuntate all’occhiello dei vestiti di festa…
È vero, le parole sono neutre, e ciascuno le colora di sfumature tenere, di certezze palesi o solo Accennate, di oscure foschie a seconda delle occasioni e congiunture che la vita prepara senza chiedere sconti e permessi. Tu non capisci perché certe cose accadano proprio a te che cerchi di passare inosservato, defilato dai rumori, dalle ribalte. Sarebbe utile un insetticida dell’Anima per togliersi di torno le mosche ronzanti che ti entrano dentro appena apri uno spiraglio; ma in Autunno, si sa, le mosche cercano il caldo prima di morire, e infine cadono come le foglie Affrante degli Alberi mentre una nuova vita si prepara nel silenzio delle brume…
Già adesso si vedono i boccioli del calicanto, presagio profumato di quella parola tanto Abusata che è Amore, Analogica Apparizione di nuove speranze che, tornando, si affacciano col loro Aurorale messaggio.
Marisa Scopello