La Befana è un personaggio fantastico e fantastica è stata la sorpresa che il 6 gennaio 2023 suor Dorina ha fatto a noi volontari di Scuola di Italiano.
Chi siamo? Volontari di variopinta estrazione professionale in contatto con persone che non conoscono la nostra lingua o ragazzi in difficoltà coi programmi scolastici in regime assurdo di carenza di mediatori linguistici. Persone tutte meravigliose: mamme, nonne, ragazze, ragazzi desiderosi di esprimersi e che sollecitano la creatività, la nostra capacità di cercare strategie di comunicazione “altre”. Cosa insegnano a noi? La cosa più bella: insegnare e apprendere in un gioco reciproco che parte sempre dalla qualità delle relazioni.
“Domani vieni? Ci sono regali da distribuire ai bambini!” Stavo per dir di no alla carissima Suor Dorina, perché mi vidi subito allo specchio con scopa e grembiule da befana… “Tranquilla – con voce ferma mi rassicurò. Per fortuna il mio ruolo era quello di accompagnatrice di una deliziosa mamma di tre dolcissimi bimbi che spesso chiamano anche me “mamma”.
Sentivo che quell’invito era un dono di Natale prezioso per me.
Il cortile del Centro Congregazionale Missionario brulicava di voci e di colori – nell’attesa dell’evento – di bambini dei quartieri vicini di tutte le età e nazionalità alla rincorsa gioiosa, ma rispettosa delle regole, di un pallone da calciare con avidità.
La befana non arrivò perché in seduta prolungata dall’estetista, ma puntualissimi in una moderna scopa a quattro ruote irruppero con scatole e scatoloni, pacchi e pacchettini, mamme, giovani e nonnini, i mitici volontari dell’associazione Lions con il loro presidente, Giuseppe Mazza.
Velocissimi i saluti e le presentazioni, ma il tempo si fermò quando Don Ottavio raccontò la fiaba da lui inventata.
Volavano magicamente nel salone come rondini le “A” come Amicizia, le “A” come Amore, le “A” come Accoglienza, in un gioco di affabulazione collettiva, in cui facevano eco le voci dei bambini rapiti dalle immagini del nonno-narratore.
I pani al castello erano sempre immangiabili, ma quando un bimbo ne regala uno, le “A” si incidono sui pani e alla Corte del Castello si può riassaporare la fragranza del pane.
La magia continuò: i pacchettini in mano ai bimbi regalarono curiosità, gioia, sorrisi, stupore e amicizia… in poche parole felicità.
Poi giochi, saluti… e tutti a casa.
Ma vorremmo che la magia rimanesse qui, nei nostri cuori.
E in un clima, senza etichette e senza tempo, di gratitudine e di simpatia rivolgiamo un invito a collaborare con noi, anche in futuro, e soprattutto un grazie di cuore da parte di tutti gli organizzatori all’Associazione Lions di Modica per questa Re-Magica sorpresa nel giorno dell’Epifania alla Badia.
Valeria Terranova