martedì, 3 Ottobre 2023

CIAO, BERSAGLIERA!

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Una vita. Di donna e d’artista ricca di soddisfazioni, premi, amori, rancori. La Lollo è stata, insieme a tante altre (Loren e Mangano soprattutto) l’archetipo della bellezza italiana, osannata e voluta come protagonista da registi celebri quali Blasetti, Germi, De Sica, Lattuada.
Chi ha memoria degli anni ‘50, ricorderà anche la sua intensa partecipazione ai fotoromanzi di Grand Hotel e Sogno. Personalmente sono testimone di quanto queste riviste girassero tra le abitanti delle palazzine, prestate a turno alle signore e alle ragazze (allora si chiamavano signorine…) che aspettavano con ansia di settimana in settimana le nuove puntate di “Anna Karenina” e “Notre Dame de Paris” con la Lollobrigida-Esmeralda.
Ma era il cinema il luogo magico: con mio padre ogni pomeriggio si andava al Cinema Italia di Scicli per film che arrivavano fuori tempo massimo dalle prime nazionali; non importava alla ragazzina di 6 anni che allora ero io. Lì si vedeva cosa accadesse nel mondo con le Settimane INCOM, lì si vedevano attrici e attori che agivano come se fossero persone reali. E si sognava…
Ecco perché Gina è rimasta la Bersagliera, anche dopo essere stata Lina Cavalieri ne “La donna più bella del mondo”, perché l’Italia delle due pellicole “Pane, amore e fantasia” e “Pane, amore e gelosia” di Comencini era così, ingenua e genuina, aperta alla voglia di ricostruire le proprie fondamenta tra macerie belliche e povertà endemica. La Bersagliera ribelle e sentimentale, forava lo schermo con le forme e il cuore prorompenti della popolana che sa anche pensare, pur vestita di stracci.
Pane e fantasia, tanto tempo prima di pane e nutella.
Dopo lei si è realizzata come scultrice, fotografa viaggiando, intervistando Fidel Castro, provando a candidarsi in politica, assumendo lentamente l’aspetto di un’icona: occhioni sgranati, capelli cotonati, trucco e gioielli importanti.
Sempre con Comencini fece la sua esperienza televisiva nel “Pinocchio” del 1972 trasformandosi, da Bersagliera, in Fata Turchina e restando nell’immaginario italico con quei capelli azzurri.
Ora, a 95 anni, è voluta tornare nel paese natio, Subiaco, dove riposerà per sempre. Tutto il resto non conta più, è solo polvere. Di stelle.

Marsa

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