Dopo un periodo di fermo forzato, ritorna a Modica l’evento “Un segno di pace”, serata di solidarietà ideata e realizzata dalla compagnia del Piccolo Teatro dal lontano 1993. Il giorno 8 gennaio presso la chiesa del Carmine, in collaborazione con la Caritas diocesana di Noto e l’associazione Il Solco, la compagnia ha messo in scena la 28° edizione di “Un segno di pace”, con lo spettacolo dal titolo “Forzare l’aurora a nascere”, testo ispirato a Giorgio la Pira, che ha pronunciato proprio questa espressione in uno dei suoi famosi discorsi sul senso della vita e della partecipazione attiva nella costruzione di un mondo di pace. Lo spettacolo ha voluto percorrere sinteticamente le tappe più importanti del cammino che Giorgio la Pira ha fatto, come cittadino, come sindaco, come costituzionalista e come costruttore di pace. Un uomo che ha sempre operato con fede e passione, credendo fermamente nel contributo che ognuno di noi può portare in questo mondo dove l’odio e la violenza sono sempre più presenti. Per La Pira il dovere di tutti è quello di “lottare per la pace e ricercare la fraternità di tutti i popoli. Bisogna lottare per il valore della persona umana, questo significa che nessuno può rimanere senza assistenza medica, senza lavoro, senza istruzione, senza casa e senza la sua chiesa”. Egli sosteneva anche che la città è il luogo in cui la persona si sviluppa nella cultura e nell’umanità, la città è lo spazio fisico reso armonioso, attraverso la storia particolare che la caratterizza, dalla fatica dell’uomo, dall’arte e dalla tecnica, il luogo fisico dove ognuno trova la sua dimora e vive una dimensione solidale e comunitaria, aspirazione irresistibile del genere umano. Una serata che ha fatto riflettere i presenti su aspetti dell’umanità che purtroppo si stanno dissolvendo, risucchiati da una società liquida dedita solo alla materialità e al denaro. Ed ecco che in questa vacua nostra esistenza di solitudine ogni persona può ritrovare il senso perso della vita attraverso il ritorno alla fede in qualcosa, bisogna ritornare a credere ancora in questa “aspirazione irresistibile” di cui parlava La Pira, bisogna edificare la Pace ogni giorno, in noi stessi prima di tutto e poi con gli altri; al lavoro, a casa, a scuola, ovunque, in ogni contesto che viviamo, dobbiamo sforzarci di essere costruttori di Pace così da “forzare l’aurora a nascere” come lui ci ha indicato.
Graziana Iurato