venerdì, 24 Marzo 2023

SI MANIFESTA MA IL COMBATTENTE È SEMPRE PIÙ SOLO

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Il sonnolento popolo italiano di questi anni, colpito nell’affetto più caro, il portafoglio, si è lasciato andare a manifestare il proprio dissenso su un tema per lui al momento fondamentale: il prezzo del gas.

Altra discesa in piazza si è avuta sulla querelle mal posta, mal gestita e male commentata dell’abolizione del 41bis.

Si discute sulla teoria, si lotta per una teoria male interpretata. Si spinge l’attenzione della gente su mafiosi e anarchici, ma sui cittadini privati dei loro diritti, sui cittadini che protestano perché sono stati lesi i loro diritti, su questi non cade l’occhio di nessuno. Perché? Perché non protestano e, se un singolo ha il coraggio di farlo, pronto anche a pagarne le conseguenze, non viene ascoltato, anzi viene deriso da chi lo dovrebbe tutelare.

E’ il caso che vi stiamo raccontando da qualche tempo del dottor Romano Di Salvo, ricercatore al quale è stata negata la possibilità di ricerca, medico al quale non si son fatti curare i pazienti. Un torto ingiustificato a un cittadino, a un lavoratore che non ha voluto chinare il capo alle logiche del sistema e che da trent’anni sta manifestando da solo. Abbandonato da tutti.

Ogni tanto qualcuno gli offre una speranza. Come al randagio al quale si getta a ciambella. Meglio discutere sul 41bis che sulla realtà drammatica di un cittadino onesto.

Luisa Montù

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