venerdì, 24 Marzo 2023

Il KARMA, NEL BENE E NEL MALE

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Viaggio periglioso la vita, specie di questi tempi; un pensiero ricorrente che si nutre del panorama mondiale oberato da cataclismi, terremoti, cicloni. Sarà perché le notizie viaggiano veloci bombardandoci da giornali e Tv ma la vera verità è che non esiste un’accelerazione di eventi, erano i nostri antenati a non averne consapevolezza quando, a dorso di mulo, si spostavano a poca distanza da casa. Era allora tutto lento, quasi immobile nel transito delle stagioni tra aratura e vendemmia. Forse il nostro cervello primordiale, apparentemente andato in pensione, continua a elaborare dati che tirano di boxe con l’ipertricosi tecnologica opposta alla calvizie del buon senso, andato a farsi benedire. In tutti i casi, la percezione del tragitto ha smarrito il filo logico e Teseo si è perso nel labirinto, si salta da una stazione di servizio all’altra creando ingorghi autostradali. Ma per cosa? Per una meta senza ritorno?
Perché la strada del viaggio pesa, e a un certo punto non ci si raccapezza più sullo svincolo da prendere e ci si sente stranieri in ogni luogo.
L’altrove che si desidera è un rischio inutile quando, chiusi nel bozzolo del ragno che ci ha incapsulato, si tenta il volo con le ali impedite. Sentirsi una mosca e chiudere i tanti occhi inservibili. Lasciare che i pochi sgoccioli di vita scorrano via e comporre, come gli antichi samurai, l’haiku di morte, poche e intense parole capaci di spiegare l’accettazione del Karma, la legge che regge tutto e tutti, nel bene o nel male.
E uscire di scena.

Marisa Scopello

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